Il simbolo del partito di Giorgia Meloni resta uguale. Antonio Tajani: “Trattativa sul simbolo è fuori dal reale”.
Il dibattito sulla fiamma tricolore nell’emblema di Fratelli d’Italia è tornato a galla, a un anno dalle prossime elezioni europee. Questa volta, il gruppo conservatore guidato da Giorgia Meloni potrebbe collaborare con il Partito Popolare Europeo per il prossimo voto. Tuttavia, un recente articolo di Repubblica suggerisce che la fiamma tricolore potrebbe rimanere una questione controversa.
Il problema della fiamma tricolore
La fiamma, ereditata da Alleanza Nazionale e dal Movimento Sociale Italiano, serve a ricordare la narrazione neofascista che ha influenzato Fratelli d’Italia. Nonostante le ripetute smentite della Meloni, l’ambiguità su tali questioni non è accettabile in Europa, in particolare nel Ppe.
Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione in vista delle elezioni europee, commenta: “Il simbolo di Fratelli d’Italia è scelto dagli iscritti e non da altri partiti italiani o europei. Comunichiamo che nessun iscritto di Fratelli d’Italia ha richiesto di modificare il simbolo, ipotesi che appassiona solo la sinistra italiana“.
Per il Partito Popolare Europeo, invece, si è espresso Antonio Tajani. “Dopo le elezioni europee del 2024 penso a una alleanza tra popolari, conservatori e liberali. Un percorso che si può ripetere. Una trattativa sul simbolo è fuori dal reale. Nessuno ha chiesto nulla a nessuno, posso smentire assolutamente“.